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10 gennaio 2024

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Firmata l’ipotesi di Accordo quadro sulle aree per la stagione contrattuale 2022-2024

Comunicato stampa Cosmed

Categoria: CCNL, COSMeD

Firmata l’ipotesi di Accordo quadro sulle aree per la stagione contrattuale 2022-2024

Mantenuta la distinzione tra Dirigenza Sanitaria e Dirigenza Amministrativa, Tecnica e Professionale.
Si avvia a conclusione la stagione degli accordi quadro 2022-2024, mentre i contratti nazionali, attendono ancora la conclusione dell’iter 2019-2021.
Questione dei Policlinici universitari da affrontare anche a livello politico. Aran ha assicurato il suo interessamento.

È stata sottoscritta oggi pomeriggio all’ARAN da tutte le confederazioni tranne Cida e Usb, l’ipotesi di accordo per le aree e i comparti per la stagione 2022-2024. Si tratta di un contratto quadro preliminare a tutti i contratti nazionali che definisce la composizione dei soggetti e delle Amministrazioni che afferiscono ai vari comparti.

“Tale composizione è rimasta invariata e in particolare – sottolinea Giorgio Cavallero Segretario Generale Cosmed – è stata mantenuta la distinzione tra Dirigenza Sanitaria e Dirigenza Amministrativa, Tecnica e Professionale. Si avvia pertanto a conclusione la questione della collocazione della Dirigenza PTA che ha visto questa Confederazione a lungo impegnata sul piano legislativo per l’abrogazione del comma 687 che imponeva il ritorno della Dirigenza PTA nell’area sanità, abrogazione ottenuta nel DL 75 del 22.6.2023. Il contratto richiede ancora la sottoscrizione definitiva che potrà avvenire dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri e della Corte dei Conti ma non sono previste complicazioni anche per l’invarianza della composizione e conseguentemente l’assenza di oneri aggiuntivi per la contrattazione”.

“Di fatto – prosegue Cavallero – si conferma che i contratti quadro viaggiano sostanzialmente in orario mentre i contratti nazionali a causa del mancato finanziamento da parte delle leggi di bilancio sono in costante ritardo: di fatto non si è ancora concluso l’iter del contratto 2019-2021 (scaduto il 31.12.2018) per l’area sanità e funzioni locali”.

“È emersa – conclude Cavallero – una seria problematica sulla collocazione dei Policlinici dopo la trasformazione di Tor Vergata da Azienda mista a Policlinico Universitario con potenziali conseguenze molto gravi per la componente ospedaliera sul piano economico e normativo. È urgente definire, anche alla luce dei contenziosi in altre Regioni, la collocazione dei Policlinici Universitari che a nostro avviso non può che essere coerente con l’inquadramento contrattuale del Servizio Sanitario Nazionale.

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