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COVID-19 nei macelli. Grasselli: importante la tempestiva collaborazione medici/veterinari
Categoria: Lavoro e Professione
Crescono in Europa e nel mondo i casi di COVID-19 nei macelli e negli stabilimenti di lavorazione delle carni. In Germania è accertato un secondo focolaio in Bassa Sassonia, e le preoccupazioni aumentano.
Delle condizioni che favoriscono la trasmissione in questi impianti ha parlato Aldo Grasselli Presidente FVM, insieme a Paolo D’Ancona dell’Istituto superiore di sanità durante la trasmissione “Radio1 giorno per giorno” a Radio Rai 1.
Sottolineando che i contagi sono favoriti da molti fattori, cioè le grandi dimensioni degli stabilimenti che impiegano molti lavoratori, le condizioni socio economiche e le tutele sindacali dei lavoratori, le condizioni igieniche dei posti di lavoro, la dotazione di presidi e dispositivi di protezione individuale, Grasselli ha ricordato come in Italia le cose sono andate diversamente sia perché non abbiamo grosse concentrazioni industriali come in Brasile, USA e a Germania, sia per la tempestiva collaborazione fra Servizi Veterinari, Servizi di Igiene e i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro dei Dipartimenti di Prevenzione che hanno saputo isolare e neutralizzare tempestivamente il focolaio Covid dello stabilimento di Macellazione di Palo del Colle (BA) dove su 600 addetti, oltre 100 sono risultati positivi al tampone, sia soprattutto perché i lavoratori del settore carni godono delle tutele preventive del dlgs 81/2008.
“Tuttavia, nonostante le diverse condizioni, anche in Italia il rischio zero non esiste. Le patologie non conoscono frontiere – ha ribadito Grasselli – e non concedono tregue e disattenzioni. Quindi è importante un’analisi costante dei fattori di rischio. Considerato che COVID-19 è un fenomeno nuovo, di cui anche gli scienziati hanno parziale certezza, è necessario implementare progressivamente le linee guida per rimuovere i fattori di rischio e per poter agire in maniera appropriata e neutralizzare tempestivamente eventuali nuovi focolai, intercettando il prima possibile le persone colpite dal virus per isolate e azzerare il contagio”.
Sul tema il Presidente era intervenuto già ieri, ricordando che è quanto mai opportuno mantenere un elevato livello di epidemio-sorveglianza secondo l’approccio ‘One Health’, cioè attraverso una collaborazione tra veterinari igienisti degli alimenti e medici (in particolare medici igienisti e medici del lavoro), come da tempo OMS e OIE (Organizzazione mondiale per la salute animale).
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