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24 febbraio 2022

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Covid-19, Draghi: il Governo non intende prorogare lo stato di emergenza

Categoria: Governo e Parlamento

Covid-19, Draghi: il Governo non intende prorogare lo stato di emergenza

La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese.
Voglio annunciare che è intenzione del Governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo. Da allora, dal 31 marzo in poi, non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate.
Le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. Cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe.
Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto – tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze. Ma il nostro obiettivo è quello di riaprire del tutto e al più presto
”.

Lo ha dichiarato il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ieri a Firenze, in occasione di un incontro con le autorità e gli stakeholders locali presso il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento. La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale, e ci offre margini per rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese“.

In questa direzione il Governo continuerà a monitorare “con attenzione la situazione pandemica, pronto a intervenire in caso di recrudescenze“.

Il premier ha affrontato anche l’emergenza di carattere economico. “L’Italia è in ripresa ma il Governo intende continuare ad aiutare chi è in difficoltà“. Sul prezzo dell’energia “il Governo è intervenuto più volte per aiutare imprese e famiglie, soprattutto le più povere, e per trovare soluzioni strutturali perché questo problema non si riproponga in futuro“.

La crescita di lungo periodo del Paese dipende dalla nostra capacità di attuare oggi le giuste riforme e gli investimenti necessari. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è un’opportunità storica per affrontare i problemi che sono rimasti irrisolti per decenni, come la carenza di infrastrutture o le diseguaglianze generazionali e di genere. Dobbiamo attuare il Piano a stretto contatto con associazioni ed enti locali. Perché non esiste una sola ricetta per tutto il Paese, ma dobbiamo adattarci alle esigenze e alle caratteristiche di ogni territorio” Ha concluso Draghi.