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05 ottobre 2021

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Comunicato COSMeD

Contratto quadro Dirigenza PTA, rinviata la contrattazione

Categoria: CCNL, Comunicati, COSMeD

Contratto quadro Dirigenza PTA, rinviata la contrattazione

La riunione del 5 ottobre in Aran per la definizione della collocazione della Dirigenza PTA del SSN si è conclusa con un rinvio stante la divisione praticamente a metà delle confederazioni e con la stragrande maggioranza delle confederazioni della Dirigenza contrarie al ritorno della PTA del SSN nell’area sanitarie.

Come detto non solo da COSMED, ma anche da CISL e CIDA, il ritorno della PTA nella sanità rappresenterebbe:

  • una grave ingerenza della politica nell’autonomia della contrattazione determinando un precedente molto pericoloso
  • un elemento di confusione stante il diverso stato giuridico tra sanitari e dirigenti PTA normati da leggi diverse
  • un problema di sovrapposizione tra contratto vigente e futuro con enormi difficoltà nel inquadrare nove professioni PTA nelle posizioni aziendali nonché un problema di ripartizione e accorpamento di risorse al momento distinte.
  • la manomissione retroattiva della rilevazione delle deleghe già avvenuta tre anni or sono e delle prerogative sindacali già assegnate
  • l’innesco di possibili contenziosi
  • lo smembramento della dirigenza amministrativa con perdita della rappresentatività della dirigenza PTA del SSN.

Per queste ragioni in considerazione del tempo ancora a disposizione (in teoria fino al 3 novembre come da precedente accordo) e del fatto che questo rinvio non comporta alcun ritardo per l’avvio della contrattazione della dirigenza si procederà con una nuova convocazione nelle prossime settimane.

Il Presidente dell’Aran Naddeo ha ricordato che la mancata abrogazione del 687 e il mancato accoglimento dei numerosi emendamenti presentati in tal senso in questi mesi è dovuta esclusivamente a motivazioni finanziarie peraltro giudicate inconsistenti da Aran stessa.

La norma da abrogare infatti non comporta maggiori oneri per la finanza pubblica.
Il tempo sta per scadere è necessario un provvedimento legislativo in tal senso nelle prossime settimane che liberi il tavolo dal comma 687.

In tal senso opereremo per impedire un vulnus alla dirigenza sanitaria e pubblica.