Le scelte compiute fino ad oggi “ci consentono di evitare chiusure generalizzate e diffuse sul tutto il territorio nazionale. La strategia per contrastare la seconda ondata non puo’ essere la stessa adottata in primavera, l’Italia e’ in una situazione diversa rispetto a quella di marzo, anche se questa situazione si sta rivelando molto critica“. Lo ha detto il premier, Giuseppe Conte, nel corso dell’informativa che si è tenuta stamattina alla Camera dei Deputati sulle misure adottate nel dpcm del 18 ottobre 2020.
Il Presidente del Consiglio nel raccomandare la limitazione degli spostamenti non necessari e delle feste, anche nelle abitazioni private, ha assicurato: “ci manteniamo vigili e flessibili per valutare la curva di questi giorni che rivela sempre costante criticita‘. Gia’ in questi ultimi giorni alcune Regioni hanno promosso la procedura per pervenire a misure piu’ restrittive rispetto a quelle contenute nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri.
“In questi giorni e ancora nelle prossime settimane – ha aggiunto – dovremo rimanere ben concentrati soprattutto sul contenimento del contagio. Siamo consapevoli che il nemico non e’ stato ancora sconfitto e circola ancora tra noi. Siamo ancora dentro la pandemia e il costante aumento dei contagi ci impone di tenere l’attenzione altissima. Stavolta pero’, forti dell’esperienza della scorsa primavera, dovremo adoperarci rimanendo vigili, prudenti, pronti a intervenire nuovamente se necessario“.
“I contraccolpi della crisi sono ancora forti – ha concluso Conte – e non e’ possibile, in questa fase, dismettere la rete di protezione disposta sin dall’inizio della crisi in favore dei lavoratori e delle imprese, per questa ragione rifinanzieremo per 5 miliardi di euro un nuovo ulteriore ciclo della cassa integrazione, prevedendo la gratuita’ della cassa integrazione in particolare per le imprese che hanno registrato perdite oltre una soglia predeterminata“.