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27 settembre 2019

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Carenza medici: le proposte delle Regioni

Categoria: Lavoro e Professione, Regioni e SSR

Carenza medici: le proposte delle Regioni

“Per affrontare l’attuale carenza di medici specialisti sono necessari interventi urgenti al fine di garantire adeguati servizi sanitari”. Lo dichiara Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni, spiegando l’elaborazione di alcune proposte per risolvere il problema della carenza dei medici nel Servizio Sanitario Nazionale, al fine di garantire ed assicurare l’erogazione dei LEA, i livelli essenziali di assistenza, su tutto il territorio nazionale.

La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome propone provvedimenti per superare l’emergenza, sia temporanei che strutturali e di sistema, – spiega Bonaccini – che implicano il coinvolgimento di più soggetti istituzionali. Quindi mettiamo a disposizione del ministero della Salute il documento della Conferenza delle Regioni per condividerlo, nella consapevolezza che siano necessari interventi immediati e quindi normative straordinarie e urgenti.

Un provvedimento che acceleri l’accesso dei medici al Servizio Sanitario Nazionale, garantendo la possibilità di poter conseguire la specializzazione. Anche per chi si sta specializzando l’assunzione a tempo indeterminato dovrà prevedere il completamento del percorso formativo.

Sono inoltre da prevedere – rileva Bonaccini – norme che consentano per il prossimo triennio ai medici di stipulare contratti di lavoro autonomo anche per lo svolgimento delle funzioni ordinarie, il conferimento dell’incarico a medici in possesso di altra specializzazione e l’assunzione a tempo determinato degli specializzandi già presenti nelle graduatorie concorsuali.
Serviranno anche risorse aggiuntive per valorizzare con adeguati compensi le professionalità sanitarie rivolte alla guardia medica o in pronta disponibilità sanitaria e per aumentare i posti a livello nazionale nelle scuole di specializzazione. Infine vanno nel contempo valorizzati gli specializzandi, con più specifici obiettivi formativi, e le competenze delle professioni infermieristiche, ostetriche, tecniche, della riabilitazione e della prevenzione”.

Ora sottolinea il Presidente del Veneto, Luca Zaia, “Abbiamo un pacchetto di proposte concreto, organico e condiviso. La questione è nazionale e urgente, perché mancano 56.000 medici in Italia, dei quali 1.300 in Veneto. Mi auguro che il documento di oggi venga preso in ampia considerazione dal Ministro della Salute. Lo scopo è ottenere l’inserimento delle proposte delle Regioni nei primi provvedimenti utili“.

Il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia ha ricordato che “tutte le Regioni sono state colpite dagli effetti della mancanza di una corretta programmazione nazionale e adesso occorre intervenire su tutto il sistema della formazione e del reclutamento con misure urgenti, come abbiamo già iniziato a fare in Veneto. Il documento delle Regioni si compone di ben 16 punti, precisi e articolati, ai quali come Veneto abbiamo dato un cospicuo contributo di idee e proposte. Tutte cose che si possono fare presto e bene. Penso ad esempio al tema dell’inserimento negli ospedali dei medici laureati e abilitati ma non ancora specializzati e a quello di poter trattenere i tanti bravi ed efficienti medici che devono per forza andare in pensione a 65 anni dal pubblico, e vanno a lavorare nel privato“.

“Con le iniziative della Giunta veneta, caratterizzate da delibere e azioni concrete – ha detto l’Assessore alla Sanità del Veneto, Manuela Lanzarin che ha partecipato alla riunione della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome – ci siamo mossi da tempo per affrontare l’emergenza nei limiti del possibile, anche attraverso un tavolo con le Università e gli Ordini dei Medici. Ora è molto importante che tutte le Regioni abbiano definito una posizione comune, che ci darà più forza nel rapporto con il Governo, perché è evidente che ancora manca un intervento nazionale che sostenga e accompagni i nostri sforzi. Questa ora rappresenta sicuramente una delle emergenze principali delle Regioni per riuscire a garantire i servizi e mantenere i Livelli Essenziali di Assistenza”.

Conferenza delle Regioni: Documento sulla carenza dei medici specialisti

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