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13 luglio 2018

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Bonaccini: sanità e legge di stabilità sono priorità

Stefani: lo Stato è fatto di Regioni e il regionalismo è in DNA Italia

Categoria: Governo e Parlamento, Regioni e SSR

"Abbiamo apprezzato che il ministro si sia messo immediatamente a disposizione della conferenza e ho spiegato come ci sia stato un rapporto molto robusto con i precedenti Governi. Vogliamo che sia altrettanto robusto e costante con questo Governo, serve una leale collaborazione". Così il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al termine dell''incontro con il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Erika Stefani, per un primo confronto istituzionale (che si è tenuto a Roma, nella sala "Mochi Onori" della Conferenza delle Regioni) . 

Le priorità da sottoporre al Governo, ha sottolineato Bonaccini, "riguardano i temi della sanità e della stabilità rispetto alle risorse per gli investimenti, un cavallo di battaglia degli anni passati. Poi c''è il tema dell''autonomia con alcune Regioni che hanno già avviato il percorso e altre che hanno chiesto di poterlo avviare. Abbiamo bisogno che tutti i ministeri dimostrino la stessa disponibilità".

Bonaccini ha infine annunciato un prossimo incontro a settembre con il ministro Stefani sul "tema dell''autonomia che la ministra ha richiamato come una delle priorità dell''azione di Governo".

"Nella prossima Conferenza delle Regioni, il 26 luglio, incontreremo Massimo Garavaglia, viceministro dell''Economia, con cui inizieremo il confronto sul tema della legge di Bilancio, perché è bene partire per tempo", ha poi annunciato il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. "In settembre ci potrà essere l''occasione per incontrare insieme Garavaglia e la ministra Stefani per affrontare a 360 gradi temi che riguardano il Governo e le Regioni", ha concluso.

"Ringrazio i presidenti perché hanno una grandissima capacità di interpretazione del territorio, sottolineo come il rapporto tra lo Stato e le Regioni non deve essere un rapporto di contrapposizione perché lo Stato italiano è fatto di Regioni e il  regionalismo è insito nel dna dell''Italia". Lo ha detto il ministro degli Affari regionali Erika Stefani al termine dell'incontro con i Presidenti nella sede della Conferenza delle Regioni a Roma. "Chi meglio di loro sa rappresentare le esigenze del territorio? Non è solo un interesse particolaristico, ma l''unico modo che lo Stato ha per capire come è fatto il suo territorio", ha aggiunto.

Riguardo ai temi sui quali ci si confronterà nei prossimi mesi, ad esempio la legge di stabilità, Stefani ha spiegato: "Sono a disposizione per quello che può fare il ministero degli Affari regionali, ed è un lavoro di coordinamento".

Nell''ambito della legge di stabilità si discuterà anche della sanità:  "è una delle tematiche più dolenti, è ovvio che nella legge di stabilità andrà trattato il tema della sanità, che è estremamente delicato perché va a incidere sulle esigenze più basilari per la cittadinanza e alcune regioni si trovano in una difficoltà di gestione del bilancio con risorse sempre più ridotte". Stefani ha infine ricordato gli incontri sul tema dell''autonomia avuti con diverse regioni interessate al percorso.