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12 settembre 2018

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Bignami (FI): sbloccare le trattative per il Ccnl dirigenza medica, veterinaria e sanitaria

Categoria: CCNL, Governo e Parlamento

Bignami (FI): sbloccare le trattative per il Ccnl dirigenza medica, veterinaria e sanitaria

Il Deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami ha presentato ieri alla Camera un’interrogazione a risposta scritta con cui chiede al Ministro della salute e al Ministro dell’economia e delle finanze quali iniziative intendano assumere per sbloccare la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria e per assicurare la completa disponibilità delle risorse indispensabili al rinnovo del Ccnl.

 

 

 

 

Questo il testo integrale dell’interrogazione:

Interrogazione a risposta scritta 4-01040 presentato da BIGNAMI Galeazzo
testo di Martedì 11 settembre 2018, seduta n. 42

Al Ministro della salute, al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:

il rinnovo del contratto della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria è una problematica che da almeno nove anni attende di essere portata a compimento con soluzioni condivise e che diano il giusto riconoscimento ai lavoratori del settore. L’intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria ha chiesto, di recente, di poter affrontate una serie di argomenti con i Ministeri dell’economia e delle finanze e della salute, a partire dalla garanzia, anche per la dirigenza medica e sanitaria, del beneficio del 3,48 per cento riconosciuto a tutto il pubblico impiego del mondo sanitario, dallo sblocco della Ria (Retribuzione individuale di anzianità) e dal computo dell’indennità di esclusività nella massa salariale sulla quale applicare gli incrementi;

medici, veterinari e dirigenti sanitari dipendenti del servizio sanitario nazionale, dopo nove anni di blocco dei contratti, chiedono di vedersi riconoscere almeno quanto concesso per altri settori del pubblico impiego del mondo sanitario. La questione attiene alla dignità professionale ed economica di lavoratori che operano in un campo delicatissimo quale quello del diritto alla salute riconosciuto e sancito dalla nostra Costituzione;

i punti critici su cui la trattativa si è arenata sono stati ribaditi in una lettera scritta dall’intersindacale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria e indirizzata, tra gli altri, al viceministro dell’economia e delle finanze. Tra questi:

la non assicurazione del finanziamento del beneficio a regime del 3,48 per cento previsto a partire dal 2018 per tutto il pubblico impiego e che invece decorrerebbe solo dal 2019 con un riconoscimento per il 2018 di un beneficio solo del 2 per cento;

l’esclusione, per il 2018, della retribuzione individuale di anzianità dalla massa salariale disponibile per incrementare i fondi del salario accessorio;

il mancato computo dell’indennità di esclusività di rapporto del personale medico veterinario e sanitario nella massa salariale sulla quale vengono applicati gli incrementi contrattuali previsti per il rinnovo;

tutti aspetti, quelli sopra citati, che appaiono evidentemente penalizzanti e che potrebbero ostacolare e rendere ulteriormente complicata la trattativa oltre che comportare una serie di numerose azioni legali –:

quali iniziative di competenza i Ministri interrogati intendano assumere per sbloccare la trattativa di cui in premessa legata al rinnovo del contratto nazionale della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria e per assicurare la completa disponibilità delle risorse indispensabili al rinnovo del contratto stesso.
(4-01040)