A quanto ci risulta, il lavoro delle Commissioni Parlamentari sugli emendamenti alla Legge di Bilancio – nel merito dei finanziamenti del Contratto di Lavoro dei medici e dei sanitari che attendono da 8 anni – sta procedendo verso il parto dell'ennesimo Topolino.
A fronte delle nostre richieste, condivise da tutti (Regioni e Responsabili sanità dei Partiti) di utilizzare la Retribuzione individuale di anzianità del personale medico e sanitario andato in pensione per ristorare i fondi contrattuali, la maggioranza di governo sembra voglia tradire i suoi impegni e pare voglia rispondere con l'offerta di un regalino. Il quale consiste nel rendere utilizzabile per il Ccnl solo parzialmente la RIA del personale che andrà in pensione che uno sciagurato articolo della cosiddetta riforma della pubblica amministrazione ha bloccato sine die.
Ci auguriamo che in queste ultime ore ci sia un ravvedimento operoso e che i Parlamentari, e i loro partiti, di maggioranza non intendano umiliare con una mancia una intera categoria che a fronte di una progressiva e devastante opera di definanziamento del Ssn, sobbarcandosi sovraccarichi lavorativi, fa funzionare l'assistenza ai cittadini per consentire agli assessori alla sanità di vantarsi dei loro miracolosi modelli organizzativi.
Ci auguriamo che la Legge di Bilancio assegni tutta la RIA dei lavoratori pensionati ai fondi per l'apertura dei contratti altrimenti la contrattazione si trasformerà in una dura campagna elettorale.
Lo sciopero del 12 dicembre è stato solo il preambolo di una conflittualità che diverrebbe difficilmente sanabile dopo un ulteriore schiaffo a medici, veterinari e dirigenti sanitari.