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30 marzo 2017

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Le Linee guida Anac sono una rilegificazione fantasiosa

La posizione FVM suffragata dal parere dell’ufficio legale

Categoria: Comunicati, Pubblico Impiego - PA

A fine 2016 il Consiglio dell'ANAC, con Delibera n.1388 escludeva la dirigenza sanitaria dagli obblighi inerenti le dichiarazioni reddituali e patrimoniali, salvo poi controvertire le proprie affermazioni nel giro di poche settimane approvando le “Linee guida sull’attuazione dell’art. 14 del d.lgs. 33/2013 «Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi politici, di amministrazione, di direzione o di governo e i titolari di incarichi dirigenziali» come modificato dall’art. 13 del d.lgs. 97/2016”.

Che tutti i dirigenti medici, veterinari e sanitari con incarichi di struttura (complesse e semplici) debbano ottemperarle pur non avendo quasi mai altre responsabilità se non quelle professionali, sembra una cantonata nell'applicazione della leggeaveva dichiarato il Presidente di FVM Aldo Grasselli alla lettura del documento

Oggi un parere del nostro studio legale conferma le prime impressioni e dichiara illegittima la “rilegificazione” operata dalle linee guida che, in quanto tali, non hanno certo valore di legge e pertanto non possono modificare alcuna norma. Peraltro la norma è chiara e dunque deve essere applicata "alla lettera", senza alcuna interpretazione.

In definitiva, negli Enti del SSN, grava attualmente l'obbligo, ex D.P.R. 62/2013 art. 13 comma 3, esclusivamente di fornire all'Amministrazione "le informazioni sulla propria situazione patrimoniale e le dichiarazioni annuali dei redditi soggetti all'imposta sui redditi delle persone fisiche previste dalla legge" (dichiarazioni comunque oscurate per tutto ciò che non riguarda lo stato patrimoniale immobiliare e mobiliare), certamente sui dirigenti titolari di incarico di direttore generale, direttore sanitario, direttore amministrativo, e assai discutibilmente anche sui dirigenti veterinari e medici titolari di incarico di direttore di dipartimento, direttore di struttura complessa e responsabile di struttura semplice; si tratta di un'ipotesi comunque non condivisa dalla FVM con il conforme supporto dell’ufficio legale.

In ogni caso, poiché la legge non prevede in alcun modo la pubblicazione di informazioni reddituali e patrimoniali dei dirigenti sanitari, nessuna Amministrazione potrà legittimamente né divulgare né pubblicare le stesse, senza poter essere oggetto, nel caso, di ogni possibile stigmatizzazione anche in sede giurisdizionale.

Per evitare che si disperdano energie inutilmente, controllando tutto e tutti, per poi non controllare di fatto nessuno: si vada a controllare puntigliosamente il mondo sotterraneo del lavoro nero e dell’evasione fiscale. Che senso ha estendere i controlli a chi già vede certificato il proprio reddito stipendiale dal CUD e non ha altri proventi o budget da gestire?

Quale autonomia di spesa ha il direttore di un servizio del dipartimento di prevenzione? Si controllino i medici che generano grandi costi, non chi genera risparmi e vive del solo stipendio.

Non abbiamo paura di esporre i nostri redditi e i nostri patrimoni, abbiamo paura di fare da scudo a quelli che da troppo tempo non vengono controllati. Ci vuole efficienza e appropriatezza anche nei controlli sui patrimoni.

Che l'Anac cerchi e trovi quelli che tutti conoscono ma che nessuno vuol vedere, senza perdere tempo con altri polveroni” ha dichiarato in conclusione Grasselli. 

Leggi il comunicato in pdf