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Il 7 aprile è la Giornata Mondiale della Salute. Il tema di quest’anno è “la mia salute, il mio diritto” con l’obiettivo di difendere il diritto di tutti, ovunque, ad avere accesso ai servizi sanitari, a cure sicure e di qualità, senza alcuna discriminazione.

Sebbene nel mondo 140 paesi riconoscano il diritto alla salute come un diritto umano costituzionale, nel 2021 circa 4,5 miliardi di persone non erano coperte dai servizi sanitari essenziali.

La situazione sta degenerando anche nei paesi occidentali.

“Siamo desolati dalla sordità politica di questi ultimi decenni sul tema della sostenibilità del servizio sanitario nazionale. Sono mancate, e mancano tutt’ora, strategie di rilancio che quando va bene sono caotiche e incoerenti, ma si infrangono sul veto al maggior finanziamento della sanità pubblica. Siamo in procinto di disastroso tsunami sanitario che impoverirà le famiglie e le esporrà a una riduzione della speranza di vita” dichiara nell’occasione il Presidente FVM, Aldo Grasselli.

“Serve una decina di miliardi l’anno per dare a tutti assistenza di alto livello ma si preferisce aumentare di 10 volte la spesa militare.

Mancano le risorse?

Non è vero!

Manca la volontà politica di recuperare la mostruosa evasione fiscale, manca la forza per tassare gli extra profitti, manca una strategia di solidarietà sociale mentre avanza l’exit strategy di chi vuole spolpare il SSN a vantaggio della sanità privata e delle assicurazioni.

Siamo passati dal panico per il Covid 19 quando si invocavano gli eroi della sanità all’oblio di tutti i principi di salvaguardia della salute pubblica.

Riprendo le parole del prof. Alberto Mantovani che certamente non può essere definito un politicante «Voglio continuare a vivere in un paese in cui una persona, se si ammala, debba preoccuparsi solo di guarire. Non di quanto costa la sua cura, o di cosa fare quando scade l’assicurazione». Alberto Mantovani è fra gli scienziati italiani più citati al mondo, forse per questo non ha tempo di polemizzare a vuoto in televisione” conclude Grasselli.